Case Study ColorEdge

Intervista con Claudia Rocchini

La specialità e la passione della rinomata giornalista e fotografa naturalista sono i gatti.

Rocchini_stage.jpg

Chi è Claudia Rocchini?

"Sono EIZO Academy Teacher, Testimonial Profoto e docente della Nikon School: da oltre dieci anni tengo corsi  e workshop di fotografia naturalistica nei diversi Parchi Nazionali che si dedicano alla preservazione di flora e fauna e che offrono uno scenario perfetto per chi si vuole impegnare nella fotografia naturalistica.

L'anno scorso ho realizzato in collaborazione con altri fotoamatori il reportage pubblicato da Feltrinelli "I segreti dell'Oasi – La natura meravigliosa di Sant’Alessio", dedicato all’omonimo Parco, adibito ad oasi naturalistica e parco faunistico. Il libro raccoglie 200 fotografie in 240 pagine con una prefazione di Ermanno Olmi. Si tratta di una vera e propria un'immersione fotografica nella flora, nella fauna e nel paesaggio del Parco.

Lo scorso anno ho lanciato il Progetto “La fotografa dei gatti” con i “Reflex Cats”: ritratti affascinanti di felini e di esseri umani con i propri gatti, foto che realizzo soltanto nel consueto ambiente degli animali. I miei articoli, come per esempio la storia di Vituzzo, il gatto bionico, hanno riscosso un estremo successo e sono state pubblicati sulle prime pagine di riviste internazionali, tra cui la BBC, New York Post e Daily Mail.

In occasione del concorso a premi internazionale promosso da Agras Pet Food, produttore di alimenti per animali di alta qualità con ingredienti al 100% naturali, ho avuto l'onore di ritrarre il vincitore del concorso insieme al suo compagno a quattro zampe che si era aggiudicato il fotoshooting da me realizzato come premio principale in palio.

Un'altra attività che mi sta a cuore è il sostegno delle colonie di gatti randagi. Durante la pandemia Covid ho creato apposta la pagina Facebook “Aiutiamole ad Aiutarli”, dedicata alle gattare che dedicano parte del proprio tempo all'assistenza di gatti randagi. L'obiettivo perseguito non era raccogliere fondi, ma supportare attivamente le gattare con donazioni di cibo. E sono molto orgogliosa dei risultati: in un solo mese abbiamo organizzato cibo per cinquanta colonie di gatti."

Rocchini_9.jpg
Rocchini_10.jpg

Reflex Cats descrive bene il tuo stile unico e sofisticato. Come si è sviluppato il tuo linguaggio fotografico?

Tutte le foto di "Reflex Cats" hanno uno sfondo nero per generare un senso di profondità che invita all'esplorazione, in cui i soggetti sembrano quasi fluttuare, una tecnica a cui ricorrono anche molti altri fotografi.

Per creare uno stile tutto mio,  le mie foto hanno ugualmente uno sfondo nero, ma presentano un suggestivo effetto specchio che mette in evidenza i colori e le sfumature del pelo e portano a scatti intensi, caratterizzati da un forte impatto. Ho chiamato questo particolare stile "Reflex Cats", perchè mi piace il gioco di parole legato ai riflessi e all'utilizzo della mia fotocamera reflex.

Rocchini_Photography.jpg

Perché hai scelto un monitor EIZO?

I monitor EIZO sono stempre stati oggetto di desiderio, tanto quanto una Reflex e obiettivi di alta qualità, ma all’inizio della mia carriera non avevo abbastanza soldi a disposizione, pertanto ho dato priorità all'attrezzatura fotografica. Crescendo come professionista e dopo numerose richieste di stampe Fine Art, ho iniziato a sentire l’esigenza di un monitor più performante, poiché mi ero resa conto di perdere moltissimo tempo nel processo di prestampa, in cui ero spesso costretta ad accertarmi personalmente al laboratorio di stampa dell'esito finale. Nonostante ciò, continuavo tuttavia a rimandare l’acquisto, senza comprenderne l'importanza.

L'impulso finale è nato anni fa, durante la collaborazione con una rivista di storia della fotografia. Accadeva spesso che le versioni stampate delle mie foto non soddisfavano assolutamente le mie aspettative, nonostante fossi certa che la mia gestione del colore fosse coerente ed affidabile. Per questo mi sono fatta mandare i profili colore del loro laboratorio, supponendo che il problema fosse legato ai profili colore. Il redattore che era anche un esperto del fotoritocco mi ha telefonato e detto: “Il problema non viene creato dalla stampante del laboratorio,  ma dal tuo monitor che non riproduce correttamente tutta la gamma cromatica esistente nelle tue foto. Ti consiglio vivamente di investire in un monitor EIZO che vanta uno spazio cromatico più ampio".

E' stata una bella lezione che mi ha fatto comprendere l'origine degli errori. E quando ho avuto modo di visualizzare le mie immagini con il nuovo monitor EIZO sono rimasta sorpresa, a dire il vero inorridita, delle incongruenze che sono apparse.

In che modo il monitor CG2420 di EIZO ha influenzato il tuo processo di fotoritocco?

Il nero intenso dello sfondo e la superficie nera riflessa mi offrono tante possibilità creative nel processo di post-produzione e la riproduzione precisa è assolutamente essenziale per la composizione artistica, ma sono anche la fonte di numerosi problemi di visualizzazione.

Mi occupo del processo di post-produzione in maniera quasi maniacale, soprattutto quando si tratta delle foto di particolari razze feline, in cui ogni singola sfumatura del pelo deve essere messa in risalto. La riproduzione perfetta del mantello di un gatto non è semplice come potrebbe sembrare., in quanto il committente richiede che i pregi della razza siano ben visibili, come, per esempio, nel caso di un allevatore. Questa perfezione e accuratezza vengono garantite dal monitor ColorEdge CG2420 e dal pannello con tecnologia LED IPS Wide Gamut che garantisce una luminosità uniforme e una copertura dello spazio colore Adobe RGB del 99%. E questo non è tutto: il gamut del rosso e del blu del monitor è addirittura più ampio dello spazio Adobe RGB.

Quando ritocco le foto di gatti a pelo lungo devo letteralmente intervenire su ciascun pixel negli spazi tra un pelo e l’altro, per riprodurre in maniera uniforme i contorni.  Ciò vale anche per le sezioni intorno ai baffi: devo ritoccare meticolosamente ogni baffo per garantire che siano realmente neri e non di un grigio scuro, come spesso si presentano su un monitor inadeguato, dato che le stampe di grande formato non permettono errori.

Il nero dunque deve davvero essere TrueBlack. Se tuttavia parliamo di livello del nero dobbiamo tenere conto anche del contrasto del monitor, cioè del rapporto tra il nero più scuro ed il bianco più brillante gestibili dal display. Spesso nelle schede tecniche vengono dichiarati valori di contrasto molto elevati, che comunque non forniscono informazioni conclusive sul livello di saturazione effettivo del nero riprodotto dal monitor e nella maggioranza dei casi è possibile ottenere un nero saturo solo aumentando la luminanza. I monitor EIZO ColorEdge, tra cui anche il modello CG2420, dispongono invece dell'evoluta tecnologia TrueBlack che ottimizza il rapporto di contrasto e garantisce tonalità scure estremamente intense e sature.

Rocchini_about.jpg

Claudia Rocchini

Ulteriori informazioni su Claudia Rocchini sono disponibili al seguente sito: