Visualizzare con precisione i colori è di estrema importanza per garantire e mantenere l’uniformità cromatica nell’intera filiera di produzione del settore tessile, ridurre al minimo gli errori e migliorare l’efficienza, riducendo sprechi e rilavorazioni.
Case Study ColorEdge
VeriVide - Uniformità e precisione cromatica per l'industria tessile

Abbiamo intervistato Russel Thorpe di VeriVide. Ecco cosa ci racconta sul flusso di lavoro dei monitor EIZO e quanto sia importante disporre di display affidabili per poter valutare visivamente colore e aspetto dei prodotti e ottenere la necessaria corrispondenza cromatica a schermo. Russel ha lavorato per anni nel settore dell’abbigliamento come colorista, cioè coordinatore dell’intera gamma di colori in tutta la filiera di produzione, per il produttore Timberland, azienda statunitense di abbigliamento prevalentemente impegnata nella produzione di calzature e abbigliamento casual.
60 anni di storia e di successi: VeriVide
VeriVide è un’azienda specializzata nella produzione di tessuti per abbigliamento di alta qualità con la dedizione e la cura garantiti da 60 anni di esperienza e produce per la multinazionale britannica Mark & Spencer. Da oltre 20 anni VeriVide percorre un percorso orientato all’innovazione che abbraccia le più moderne tecnologie, al fine di soddisfare le richieste del mercato senza compromettere la qualità e migliorare ogni fase del processo. Dapprima, l’impresa ha fatto ricorso a monitor CRT, passando poi ai monitor LCD EIZO ColorEdge. Russel afferma: “Abbiamo sempre avuto grande fiducia nei prodotti [EIZO] e la reputazione e la credibilità del marchio dimostrano i suoi elevati standard e l’eccellenza in termini di funzionalità, durata e design. E anche noi, come i nostri clienti, facciamo affidamento al risultato riprodotto sullo schermo. Proprio per questo la valutazione visiva soggettiva del colore e la riproduzione accurata dei colori sono di vitale importanza per soddisfare le specifiche dei clienti e garantire che i colori siano in linea con le aspettative del design."
"Una volta avvenuta la calibrazione, possiamo ottenere corrispondenze esatte, senza dover attendere di ricevere i campioni fisici. Abbiamo perfino confrontato i campioni fisici con l'immagine su schermo, chiedendo al personale di verificare la rispettiva partita e in quasi il 100% dei casi, possiamo affidarci alla percezione del monitor, poiché la differenza relativa corrisponde esattamente alla differenza che sarebbe rilevabile in una tradizionale cabina di illuminazione standard. La transizione verso un flusso di lavoro digitale è davvero un gran passo avanti."
La sostenibilità nel settore tessile: i monitor EIZO nel flusso di lavoro digitale di VeriVide
Grazie alla trasformazione digitale e all’utilizzo di strumenti sempre più tecnologicamente avanzati come i monitor EIZO, l’azienda ha fatto progressi significativi nella riduzione dell’impatto ambientale. La digitalizzazione nel settore moda, oltre a migliorare l’operatività, favorisce anche processi più sostenibili, indispensabili per mantenere un vantaggio competitivo. L’utilizzo di tecnologie digitali nel settore dell’industria tessile consente di monitorare in tempo reale le prestazioni e ottimizzare le fasi produttive e di prevedere le proprietà fisiche dei materiali prima che vengano fabbricati.
Russell spiega: "Già 20-30 anni fa i marchi tessili hanno instaurato procedure di controllo che servono a valutare se i processi soddisfano certi criteri e direttive. Oggi, questi audit includono anche report di sostenibilità dei processi e dei prodotti che consentono di valutare in modo completo l'impronta ecologica e l'impatto sociale dell'azienda. Rivenditori e marchi tessili sono tenuti a misurare e rendicontare in modo più rigoroso il proprio impatto ambientale e sociale e a estendere la richiesta di conformità agli standard di sostenibilità lungo tutta la loro filiera. Ciò impone dunque di adottare modelli di business sostenibili, non solo in un’ottica di responsabilità sociale, ma anche di competitività economica. Dal punto di vista strategico, le aziende che anticipano i cambiamenti normativi in materia di sostenibilità sono meglio posizionate per affrontare le sfide future. In aggiunta, l’adozione di pratiche sostenibili come l'utilizzo di pannelli solari e il riutilizzo dell'acqua in ambito industriale facilita l’accesso a mercati internazionali, aprendo nuove opportunità di business. E investire in sistemi avanzati di imaging digitali come DigiEye conviene, una tecnologia che offre capacità senza precedenti per la gestione del colore e il controllo della qualità". "La gestione del colore nel settore tessile presenta sfide uniche sia per i marchi che per i fornitori. Un approccio completamente digitale alla gestione del colore ripaga con un risparmio di costi, ma anche di tempo. 50 anni fa si realizzavano due collezioni all'anno, oggi invece vengono create quattro collezioni all'anno senza contare la produzione on-demand. La gestione digitale del colore ci consente di rispondere meglio alle fluttuazioni del mercato e alle esigenze dei clienti e di raggiungere risultati d’eccellenza con grande rapidità".

Sempre all'avanguardia per stimolarsi: gestione digitale del colore ecologica
La spinta verso prassi sostenibili obbligano l'industra tessile a lavorare secondo modalità sempre più rapide e smart. In passato si lavorava con campioni fisici per riesaminare i colori, il che richiedeva molto tempo e denaro. La digitalizzazione cromatica nel workflow completo, dal design alla produzione, permette di far approvare il colore più rapidamente e con maggiore efficienza e svolge un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Gli spettrofotometri permettono di acquisire dati cromatici precisi e generare standard cromatici digitali accurati e permettono di quantificare e analizzare le proprietà cromatiche di materiali e superfici. Tuttavia, anche questi dispositivi hanno i loro limiti e l'analisi di materiali trasparenti, traslucidi e riflettenti possono risultare critici. Un'azienda tessile in grado di produrre in maniera coerente e con precisione il colore concordato nel materiale specificato, può chiaramente dimostrare la propria qualità e il proprio valore come fornitore e incrementare la soddisfazione del cliente, migliorando la percezione della qualità, riducendo gli scarti.
Russell illustra le sfide incontrate: "Utilizzando una fonte di luce, lo spettrofotometro può rilevare (fino a tre cifre decimali) la riflettanza del colore o la trasmittanza della luce per un'analisi quantitativa, ma noi di VeriVide crediamo che il colore sia molto più che un'insieme di numeri e che sia necessario studiarlo visivamente per poter verificare se è davvero fuori tolleranza. Supponiamo che la tolleranza sia Delta E 1,0 e che la produzione in Cina ci dica che è 1,3. In tal caso la partita è da scartare o no? Un nuovo processo di tintura conduce ad una maggiore torsione meccanica e dopo ulteriori 10 ore, il tessuto subisce un significativo deterioramento (logoramento). A causa di un valore pass/fail abbiamo dunque generato materiale di seconda scelta".

"Grazie al workflow digitale, inviamo al cliente un'immagine calibrata del campione per la revisione che può essere visualizzata immediatamente su schermo e valutata in modo efficiente, senza sprechi di risorse".
“La maggior parte dei marchi e dei rivenditori si sta muovendo verso un approccio più sostenibile, soprattutto per quanto riguarda il cotone. Il cotone organico è la soluzione ideale. Il problema è che quando si coltiva il cotone in maniera ecologica possono manifestarsi variazioni del colore, poiché non vengono usati pesticidi o fertilizzanti e prodotti chimici. La colorazione naturale del cotone è determinata da diversi fattori, tra cui la varietà genetica della pianta, le condizioni climatiche e il tipo di terreno. I consumatori che comprano cotone biologico devono tollerare eventuali variazioni di colore. In ogni caso non vogliamo assolutamente trattare chimicamente il tessuto da tingere. L’assenza di processi di tintura chimica riduce significativamente l’inquinamento idrico e l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente dannose.”
"Quindi cerchiamo di gestire un prodotto naturale che presenta variazioni di colore, eliminando queste differenze attraverso trattamenti enzimatici e altri coloranti biologici. I marchi stanno diventando più consapevoli del fatto che in futuro dovranno aumentare le tolleranze di colore, al fine di mantenere redditizio il processo.
Il crescente interesse dei consumatori per uno stile di vita più sostenibile e per l’acquisto di prodotti che abbiano un minor impatto sull’ambiente è una realtà. I consumatori vogliono sapere da dove provengono i prodotti e come sono stati realizzati e rifiutano nel modo più assoluto aziende che impiegano manodopera clandestina e fabbriche come le “sweatshops”, luoghi di lavoro generalmente caratterizzati da bassi salari, condizioni di lavoro scadenti che inquinano l'ambiente e avvelenano le acque."
VisionView/EIZO: una soluzione che offre una valutazione del colore affidabile e ripetibile ovunque
La procedura di colorazione in laboratorio è un processo complesso, spiega Russell: "Ogni processo di tintura richiede uno o due giorni di lavoro. Poi l'esito viene trasmesso al marchio o al rivenditore per l'approvazione. Una volta approvato si procede con gli ordini e l'indicazioni di quali fabbriche hanno ricevuto l'approvazione del colore. A loro spetta la prima scelta per la produzione. E' dunque ovvio che hanno un grande interesse a far approvare i colori quanto prima per diventare fornitori preferenziali"
"E possono utilizzare il sistema DigiEye per velocizzare il processo. Se desiderano effettuare ordini in blocco, ovviamente utilizzeranno lo stesso stabilimento che ha prodotto i colori in laboratorio, ordinando i materiali in blocco. Se per esempio realizzano un lotto di stoffa di maglieria con 2.000 indumenti di piccola taglia, 2.000 indumenti di media taglia e 2.000 indumenti di taglia grande e tutto i capi di medio formato sono esauriti, sarà necessario sostituire lo stock con un colore simile. Perché ovviamente nessun desidera avere uno scaffale di capi di taglia media di tutto un altro colore."
“Invece di inviare un pezzo di stoffa fisica come campione che deve essere spedito con la posta, tutto avviene digitalmente nel giro di pochi minuti, Ed è qui che entra in azione EIZO".

"Il monitor EIZO è un elemento fondamentale per il nostro workflow digitale e in connubio con la nostra soluzione VisionView [cabina light box VeriVide] contengono tutte le informazioni digitali sul colore. È possibile visualizzare sul monitor l'immagine fornita come file TIFF RGB, sfruttando il profilo di calibrazione del sistema di gestione del colore. Se il sistema di imaging si trova in Bangladesh, viene utilizzato tale profilo e creato un duplicato dell'immagine su monitor che sarà subito disponibile per la valutazione istantanea del colore."
"Chiamiamo questo sistema „vision based remote color assessment“ perché permette di visualizzare il colore del prodotto sullo schermo ovunque. Il nostro nuovo software DigiView consente di creare un campione di colore e di trascinarlo sullo schermo o di sovrapporlo al lotto per permettere un confronto visivo. Se il campione del target scompare, ciò conferma che il colore corrisponde perfettamente. Se appare più scuro e più blu, vuol dire che davvero più scuro e blu. È così facile da usare. Adesso, se acquisti biancheria intima è possibile, per esempio, acquistare i top in Turchia e i pantaloncini in Cina, puoi abbinarli sullo schermo e se il colore conincide, puoi contare sul fatto che non esiste alcuna differenza di colore di cui preoccuparsi. Ecco perché una perfetta continuità del colore è così importante".

VeriVide ha contribuito a migliorare la coerenza cromatica nel settore tessile e ha scelto EIZO come piattaforma chiave di output, contribuendo a ridurre l'impronta di carbonio. La sostenibilità è una parte importante dell'etica aziendale di EIZO che adotta pratiche che riducono al minimo l'impatto negativo sull'ambiente. E siamo orgogliosi di poter lavorare con un'impresa che sostiene l'industria tessile nel suo percorso verso la sostenibilità.
VeriVide ha già utilizzato in passato i monitor ColorEdge di EIZO, tra cui i modelli ColorEdge CG248-4K e CG279X. La versione attuale della soluzione VisionView di VeriVide integra il display EIZO ColorEdge CG2700S.
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